Inserisci i dati del volo: inviarci la richiesta è facile e gratuito.
Reg. CE 261/04
Per noi italiani la questione del cibo è molto più che riempire lo stomaco: è tradizione, cultura, necessità, radici e, talvolta, una specie di ossessione. Che sia per avere un gustoso spuntino a portata di mano, l’esigenza di sopravvivere all’estero col cibo di casa o portare un gradito souvenir ad amici e parenti che vivono lontano, la domanda “Posso portare cibo in aereo?” nasce spontanea. Ecco alcune regole generali.
Tutte le compagnie aeree, ormai, si sono uniformate e hanno adeguato i loro regolamenti relativi al trasporto di cibo a bordo, recependo le direttive dell’Enac che pongono particolari restrizioni al tema.
Portare con sé alimenti in aereo con ITA, easyJet e Ryanair non comporta particolari differenze: le norme da considerare, entro i confini nazionali, europei o extra-europei possono invece essere legate a quelle doganali del Paese di destinazione. Scopriamo insieme, dunque, quale cibo è possibile portare in aereo easyJet o di qualunque altra compagnia col bagaglio a mano o da stiva, e i casi particolari di alcune dogane.
Preparare in anticipo sandwich, panini o snack purché adeguatamente sigillati, è possibile. Questi però, devono essere trasportati nel bagaglio a mano o da cabina. Infatti, vigono le stesse regole per il trasporto dei liquidi: non è possibile trasportare cibi totalmente liquidi o semiliquidi quali formaggi freschi, mozzarelle, yogurt, barattoli con creme (come la Nutella), confetture e marmellate, barattoli di olive o altri alimenti sott’olio o sott’aceto, cioccolatini ripieni di liquore e zuppe in quantità superiori a 100 ml (equivalente di 1 kg in peso), ma è possibile invece, inserire in una borsa un panino con questi ingredienti.
Si possono poi, portare a bordo cibi secchi, purché in confezioni sigillate, meglio ancora se originali: come biscotti, pasta secca, crackers, formaggio stagionato, grissini, frutta secca, ma nelle giuste quantità.
Come già accennato precedentemente non c’è nessun divieto sul portare cibo in aereo col bagaglio a mano, come:
Tuttavia, se la destinazione è un Paese extra-europeo, sarebbe sempre opportuno dichiarare il trasporto di cibo in anticipo e controllare che non ci siano particolari limitazioni relative alla dogana.
Contenitori per portare cibo in aereo:
I cibi per bambini, come latte in polvere, biberon con latte anche in quantità superiori ai 100 ml, omogeneizzati e alimenti giustificati da necessità mediche sono considerati tutti essenziali. Quindi, purché sempre adeguatamente sigillati, sono tranquillamente consentiti a bordo.
Per approfondire → Neonati a bordo o le norme relative al trasporto di medicinali in volo.
È possibile portare cibo in aereo nella stiva di qualunque genere, in quantità anche superiore ai 100 ml, purché opportunamente sigillati.
Tuttavia, ci sono casi particolari, doganali per lo più, in cui bisogna prestare particolare attenzione. Ecco quali:
Per la legislazione italiana esiste il divieto di portare in aereo salumi, formaggi, cibi ripieni o a base di carne e contenenti latte o panna. Eccezione fatta per i voli provenienti da Andorra, Liechtenstein, Norvegia, San Marino e Svizzera.
Sebbene nei Paesi Europei non sussistono particolari limitazioni, a livello extraeuropeo è sempre bene informarsi in anticipo: tra questi, l’Australia rappresenta un caso particolarmente significativo. Per la natura stessa del Paese, un complesso ed isolato ecosistema particolare, la dogana presta molta attenzione a cosa viene introdotto nel Paese. Motivo per cui è del tutto vietato importare frutta (anche secca), salumi, erbe e verdura, spezie e semi tramite bagaglio a mano e da stiva.
Se vi è però la necessità di introdurre alimenti che non siano in questa lista, sarebbe sempre opportuno dichiararne il possesso in anticipo per evitare spiacevoli episodi, come la confisca o multe salate.
Anche negli Stati Uniti vigono regole per l’importazione di cibo, specie se caricato a bordo dell’aereo: è buona norma, infatti, dichiarare sempre il suo trasporto, poichè si potrebbe incorrere in sanzioni fino a $10.000.
Sono dunque assolutamente vietati a bordo: formaggi che provengono da aree in cui ci sia afta epizootica e, per quelli con carne, dovrà essere valutato anche il Paese d’origine; foglie di coca, crespino e foglie di agrumi; carne, latte, uova, pollame e derivati; è vietato anche il trasporto dagli USA all’Italia carne di suino. Per quanto riguarda frutta e verdura, invece, deve essere consultata la banca dati FAVIR (Fruits and Vegetables Import Requirements) di APHIS, per cui ciascun alimento è classificato in base ad ammissibilità o necessità di ispezione.
L’alcool, invece, è ammesso fino a 1 l a persona, per coloro con età superiore ai 21 anni, senza la necessità di pagare alcun dazio. Nel caso particolare di introduzione di cibo dal Giappone, vigono ulteriori norme restrittive, per via di controlli sulla radioattività.
Sempre per ragioni di salute pubblica e per il rispetto delle norme di igiene e dell’ecosistema di un Paese, alcuni alimenti potrebbero essere banditi o preferibilmente non trasportati in volo anche in altre destinazioni: sono i cibi d’origine animale, in particolare, quali carne, salumi e latticini, che facilmente possono essere vettori di agenti patogeni per l’uomo, la fauna e anche l’ambiente.
Prima di partire, perciò, è sempre opportuno controllare le restrizioni doganali del Paese che si intende visitare, controllando il sito governativo dello stesso e dichiarando sempre il trasporto di generi alimentari, tanto nel bagaglio a mano quanto nel bagaglio da stiva, per evitare problemi e sanzioni.
Dopo aver approfondito tale argomento, per eventuali ritardi volo superiore alle 3 ore, un volo cancellato o un caso di overbooking, è possibile ottenere un indennizzo fino a 600€ a persona!