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La stagione estiva 2020 sta attraversando una parentesi davvero insolita rispetto alle precedenti. La situazione è la seguente: passeggeri lasciati a terra senza preavviso e compagnie aeree messe in ginocchio dalle difficoltà provocate dal coronavirus che non riescono a garantire il traffico aereo proposto.
Una lotta combattuta a suon di voucher rilasciati senza garanzie e di telefonate cadute nel vuoto senza alcuna risposta dall’assistenza. Sono tanti i viaggiatori che, desiderosi di raggiungere la mete delle loro vacanze in aereo, sono invece rimasti delusi e a terra. Per loro un voucher da utilizzare per l’acquisto di un nuovo biglietto aereo entro un anno.
Pochi giorni fa la svolta, la notizia che in molti aspettavano: Alitalia e Volotea pagheranno i rimborsi per i voli soppressi.
Sull’intera vicenda è dovuta intervenire anche l’Antitrust italiana che, senza esitazione, ha avviato delle indagini ufficiali sul comportamento delle compagnie aeree in merito (Alitalia e Volotea in primis). Si è parlato di voli venduti e appositamente cancellati con la scusa del Covid-19 ma in realtà sospesi senza una connessione reale riconducibile alla pandemia, soprattutto dopo il periodo di ripresa.
In aggiunta, le compagnie aeree non hanno garantito un impegno reale nell’offrire assistenza ai passeggeri che avevano già acquistato il biglietto.
Il Regolamento Europeo, conosciuto anche come Carta dei diritti del passeggero, parla chiaro, e si fa garante della tutela dei viaggiatori. Inoltre, l’emissione dei voucher si pone in netto contrasto con le regole vigenti ed è palese che questi siano stati utilizzati al solo scopo di eludere quanto stabilito dalla normativa.
Anche l’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, si è mobilitato al fine di far chiarezza sull’intera vicenda, avviando istruttorie per possibili sanzioni disciplinari nei confronti delle compagnie coinvolte.
Alla fine l’Antitrust, dopo aver svolto i controlli necessari, ha recentemente comunicato che nessuna misura verrà adottata nei confronti di Alitalia e di Volotea per la questione dei voli annullati per coronavirus perché queste compagnie pagheranno i rimborsi.
Infatti, entrambe nel frattempo hanno provveduto ad attuare importanti cambiamenti sul loro operato, primo fra tutti, la modifica delle comunicazioni che parlavano del Covid-19 come della causa scatenante la soppressione dei voli.
Finalmente tutte le grandi compagnie aeree si stanno allineando alle normative comunitarie. I passeggeri osservano costantemente tutti i cambiamenti e al momento sono solo troppo provati dagli avvenimenti precedenti. Quanto delineato ha infatti provocato una diminuzione ulteriore delle prenotazioni aeree in questa estate 2020, con la conseguenza che gli aeromobili restano vuoti e molte altre tratte vengono soppresse.
Il discorso dei voucher, ormai emessi, non è certo da accantonare. D’ora in poi il passeggero può decidere se usufruirne o meno. In alternativa è possibile effettuare la richiesta di rimborso pecuniario prevista per l’annullamento del volo. In più le aziende di trasporto aereo si sono impegnate a garantire l’accesso alla domanda risarcitoria attraverso l’attivazione di una procedura totalmente automatica.
Insomma, pare che la matassa, per ora, sia stata sbrogliata e che ci siano tutti i presupposti per ottenere il rimborso economico dovuto.
Infatti, per tutti quei voli sospesi non per cause eccezionali (terrorismo, radar non funzionanti etc.), ma senza il preavviso previsto di almeno due settimane si ha diritto a richiedere un risarcimento economico.
La somma oscilla fra i 250 euro ed i 600 euro, calcolata sul kilometraggio della tratta aerea di destinazione. La cifra si dimezza solo in caso il passeggero decida di accettare la ricollocazione su un altro volo proposto dalla compagnia. Oggi, i tanti viaggiatori che si son sentiti abbandonati in questi mesi, possono finalmente tutelare i propri interessi nella speranza che non avvengano più spiacevoli circostanze di questo tipo.
Purtroppo non sempre è facile destreggiarsi in queste situazioni, perché di fronte alla comunicazione di un volo cancellato all’ultimo minuto, si rischia di non sapere bene cosa fare. Da qui la scelta di affidare la pratica a personale esperto in materia che possa adempiere a tutte le formalità del caso ed assicurare un corretto avviamento della procedura.